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Descrizione
A ridosso del quartiere murattiano, nei pressi della caserma Picca, è ubicata la chiesa di Sant’Antonio, fondata nel XVII secolo e successivamente riedificata e ampliata nel XIX secolo, dall'ingegnere Gino Consiglio. Lo schema della facciata, completamente ricostruita dopo il terremoto del 1831, è "a capanna", con rosone e tre portali architravati. In corrispondenza dei due portali laterali si trovano delle nicchie piatte, decorate a mosaico; in asse con il portale centrale e il rosone è collocata una statua del Santo. Sul lato sinistro vi è il Battistero, anch'esso rifatto contestualmente al restauro della chiesa. Il paramento in laterizi e l'intero schema della facciata riprendono una consuetudine tipica del XIX secolo che si ispira allo stile gotico dell’Italia settentrionale e dei Paesi nordici, rivisitato in chiave neoromanica. I mosaici citati, realizzati da Franco D’Urso nel 1959, sono posteriori così come la statua di Sant'Antonio col Bambino, opera dell’artista Gaetano Stella (Bari, 1888-1964) realizzata tra il 1949 e il 1951.